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Transformers è un media franchise prodotto dalla americana Hasbro e dalla giapponese Takara Tomy, due produttrici di giocattoli. Il franchise nacque nel 1984 con la linea di giocattoli omonima incentrata su un gruppo di personaggi che nella finzione scenica erano forme di vita robotiche extraterrestri modulari autoconfiguranti, in lotta fra loro in una guerra civile senza fine; questi personaggi arrivarono sulla Terra e grazie al loro aspetto di veicoli quali automobili, camion, aerei e treni e navi (anche se in alcune serie sono in grado di assumere l'aspetto di animali), passano inosservati ma trasformandosi all'occorrenza in robot antropomorfi che lasciano intuire la loro duplice natura con dettagli come ruote, fanali e altri particolari nella forma robotica. Col tempo il franchise si è ampliato con cartoni animati, fumetti, film e videogiochi.

Lo slogan dei Transformers è More Than Meets the Eye, traducibile "più di quel che vedi".

Oltre ai classici protagonisti con trasformazione automobile/robot, aereo/robot e in genere quelle basate su veicoli, nelle varie serie se ne sono visti anche di particolari, ad esempio:

  • robot che assumono forme di oggetti: usati soprattutto nella linea Generation 1, Transformers G1 (Megatron, Soundwave, Blaster, Shockwave ed altri), sono stati col tempo messi da parte; ma la loro fama fa sì che ogni tanto Hasbro e Takara rilascino versioni commemorative o attualizzate degli stessi.
  • robot in grado di assumere anche sei forme diverse (compresi cannoni che possono venir utilizzati da altri robot); i primi furono i triple-changer, costruiti per assumere una forma robot e due forme veicolo (solitamente una aerea e una terrestre); il concetto fu poi variato creando robot con una forma veicolo e due robot (un robot autobot e uno decepticon), come Punch/Counterpunch o Double Dealer, anche se le trasformazioni di quest'ultimo erano legate ai suoi due partner powermaster; a seconda della scelta la forma veicolo cambiava in robot (Autobot) o falco (Decepticon); alcuni membri di squadre gestalt potevano assumere 4 forme: robot, veicolo/animale, forma gestalt, e una quarta trasformazione; alcuni dei capisquadra delle squadre da 5 membri (Silverbolt, Motormaster, Hot Spot, Onslaught, Scattershot) diventavano una sorta di minibase o una postazione; 5 dei Seacon (Nautilator, Overbite, Seawing, Skalor e Tentakil) avevano come quarta forma un'arma che il gestalt poteva impugnare (i Seacon erano 6; i 5 sopra nominati e Snaptrap, che forma il corpo centrale di Piranacon e non può essere sostituito da uno degli altri). Gli ultimi furono i six-changer, Quickswitch (Autobot) e Sixshot (Decepticon), che assumevano forme tra le più varie. I robot multiforma furono diffusi soprattutto nella linea G1, ma l'uso non venne mai abbandonato del tutto.
  • più robot in grado di unirsi per formarne uno più grande; la comunità dei fan chiama queste creature gestalt fin dagli anni 90, ma l'uso del termine verrà ufficializzato solo nell'agosto 2007 con la pubblicazione di Spotlight: Optimus Prime, one-shot della IDW Publishing. Le squadre i cui membri formano gestalt sono uno dei marchi di fabbrica della serie, e ne esistono numerose varianti; dai Powerlinx di Transformers Energon (composti da due soli robot che formano la parte superiore e/o inferiore del gestalt), passando per squadre di 3, 4, 5 (il numero più comune), 6 (di cui molti sono micromaster), fino a 7 membri, il cui unico esempio finora è il gigantesco Devastator nella versione del film Transformers: la Vendetta del Caduto. Molto diffusi nella linea originale G1, vennero ripresi con pochi esemplari in Beast Wars e Car Robots/Robots in Disguise (2000-2001), sono tornati massicciamente in primo piano in Combiner Wars e Prime Wars.
  • i minicon, di dimensioni molto ridotte ed estremamente semplici; introdotti nel 2002 con la linea Transformers Armada, venivano usati in forma veicolare per sbloccare armi e poteri nascosti di Autobot e Decepticon; nelle linee successive perdono questa funzione ma vengono saltuariamente affiancati ai loro "fratelli maggiori"; alcuni minicon vennero anche riuniti in squadre di 3 per formare gestalt (spesso la forma combinata consisteva in un'arma, a volte in un robot). Precursori dei minicon furono i Micromaster di Generation 1, nonostante nelle storie essi avessero dimensioni nella media dei loro simili (all'epoca; in seguito vennero ripensati come transformers minuscoli); una variante furono i micromaster duali, cioè capaci di assumere la forma di una metà di un veicolo; questi erano accoppiati con il partner in set doppi, e l'unione era possibile solo tra quei due.
  • gli headmaster, robot di dimensioni umane che possono guidare i propri veicoli dall'abitacolo, per poi uscire e trasformarsi nella testa di un robot più grande, agganciandosi al resto del corpo (che è dato dal veicolo, a sua volta trasformato). Se questi robot sono più di uno, possono scambiarsi la "testa" l'uno con l'altro per ottenere delle caratteristiche (potenza, velocità, eccetera) diverse, essi si chiamano Headmasters; varianti sono i targetmaster (si trasformano in armi), i powermaster (diventano motori), i godmaster (nome giapponese degli powermaster). Il concetto verrà ripreso nella linea Titans Return,dove vengono chiamati "titanmasters".
  • i giganti, robot molto grandi rispetto alla media ma formati (di solito) da un solo corpo (che eventualmente si separava durante la trasformazione in una delle due forme); alcuni fan inseriscono in questa categoria anche i gestalt. Gli esempi più noti sono G1 Omega Supreme, Energon Omega Supreme, G1 Skylinx, Armada Tidal Wave, Energon Mirage, Cybertron Metroplex, Cybertron Menasor.
  • le città/fortezza Metroplex (Autobot) e Trypticon (Decepticon), che erano anche triple-changer: robot, città e fortezza (variante della forma città). Le loro dimensioni superavano di gran lunga anche i giganti
    le fortezze/astronavi erano una variante del precedente, con in più un robot trasformabile in una testa headmaster; gli unici due esemplari sono Fortress Maximus (autobot) e Scorponok (decepticon); in alcuni fumetti i due sono normali Transfomers parecchio più grandi del normale, ma non giganti.